Il 9 maggio 2018, Mina diventa bisnonna di Alma, primogenita di Axel[153]. Al termine del programma, il cast al completo composto da Luciano Salce, le Gemelle Kessler, Paolo Panelli, Milly e Mina, propone una fantasia musicale abbinata a un quiz settimanale; la sigla finale cantata da Mina è Soli, di Antonio Amurri e di Bruno Canfora, direttore d'orchestra di questa e delle successive edizioni del programma. Nello stesso anno concede di campionare la sua voce (questo è un fatto unico, senza precedenti) per il remake, in chiave house, di Amante amore (contenuta in Mina con bignè e Mina Live '78). Come di consueto allora, i pezzi da incidere sono scelti tra le canzoni del Festival di Sanremo di quell'anno. Nel mese di marzo esce l'LP I discorsi, versione commercializzabile del precedente Le più belle canzoni italiane interpretate da Mina, che non era uscito nei negozi poiché legato a un concorso per i lettori delle riviste Rusconi. Anche in questa nuova edizione di Studio Uno, Mina lancia le sue più recenti incisioni: nella prima puntata si presenta con Sono qui per te, scritta da Lina Wertmüller, coautrice del programma, e prosegue con la celeberrima Se telefonando, scritta da Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara su musica di Ennio Morricone. Io, sconosciutissima, cantavo con un gruppo cremonese, per la prima volta, appunto. Una delle differenze sostanziali rispetto alle precedenti edizioni (oltre al cast, la scenografia e l'esecuzione dei brani) è l'ambientazione esterna di alcuni momenti pre-registrati del programma. Che lei ama e rispetta. Il nuovo complesso debutta l'11 gennaio 1959 nella tavernetta dell'Hotel Continental di Cremona e, forte della crescente popolarità di Mina, riceve subito una serie di richieste dai locali della zona, ma anche da fuori provincia, come il night club El Maroco di Milano e l'Hotel Moresco di Ischia[35]. In seguito al matrimonio rimane a vivere a Lugano. Nella tabella sono riportati il numero di singoli che hanno ottenuto il primo posto, o le prime tre, cinque, dieci, venti, trenta e quaranta posizioni nella classifiche settimanale, annuale e generale italiana. Nella seconda puntata Mina presenta Ta-ra-ta-ta, mentre nell'ultima (all'interno dello spazio dedicato ad Alberto Sordi) canta Breve amore (You Never Told Me), colonna sonora scritta da Piero Piccioni e dallo stesso Sordi per il film Fumo di Londra. Inoltre ritorna a Canzonissima, dove nel corso delle varie puntate propone alcune tra le sue incisioni più recenti (Tintarella di luna, Il cielo in una stanza, Folle banderuola ed È vero, in duetto con Umberto Bindi), unitamente a brani come Na sera 'e Maggio (con cui giunge alla finale), O Sarracino, Ma l'amore no e Violino tzigano (in duetto con Marino Marini); interpreta anche la sigla finale Due note[56][57]. Ma non l'aveva fatto. Sempre a Vienna, Mina registra un varietà televisivo incentrato su di lei[77]; ad affiancarla uno dei più popolari cantanti tedeschi dell'epoca: Peter Kraus, del quale Mina interpreta per l'occasione alcuni brani. Sulla scena internazionale ha raccolto il plauso di artisti quali Frank Sinatra[12], Louis Armstrong[13], Antony and the Johnsons[14], Mónica Naranjo[15], Liza Minnelli[16], Luciano Pavarotti[17] e Plácido Domingo[18]. I discorsi e La canzone di Marinella confluiscono anche nel primo LP edito dalla PDU e intitolato Dedicato a mio padre: l'album comprende classici come Johnny Guitar, Bésame mucho, That Old Feeling', The Man That Got Away, tratti dal repertorio americano e sudamericano, come negli album Mina (1964) e Mina 2 (1966). Il disco debutta direttamente al numero 1 della classifica degli album più venduti. E... e... e la lungagnona non si ricorda altro.». L'incontro risulta essere molto importante per Giorgia, prima interprete femminile ad aver avuto l'opportunità di duettare con Mina. Nel frattempo la Ri-Fi continua a sfruttare materiale d'archivio: nel settembre 1967, a contratto già scaduto, l'etichetta milanese pubblica il 45 giri con gli inediti Tu non mi lascerai e Cartoline, incisi alcuni mesi prima (in realtà Cartoline era stata presentata dalla cantante in un carosello per la Barilla). Nello stesso anno canta un breve jingle ironico per la Gialappa's Band[122]. Il rientro in Italia coincide con la messa in onda del programma TV Studio Uno[73], per la regia di Antonello Falqui: non è previsto un vero e proprio conduttore, ma vari personaggi che si avvicendano di volta in volta, come Don Lurio, il Quartetto Cetra, Sandra Mondaini, le Gemelle Kessler[74]. Matalon offre agli Happy Boys l'opportunità di una tournée in Turchia, ma i genitori di Mina si oppongono, soprattutto il padre non vuole che la figlia abbandoni definitivamente la scuola. Nel 1972 è nuovamente protagonista a Teatro 10 con Alberto Lupo[101], con cui canta, in un'interpretazione divenuta celebre, la sigla finale Parole parole, un'altra sua grande hit, contenuta nell'album Cinquemilaquarantatre. Gli Happy Boys sono entusiasti di Mina e Nino Donzelli invita il titolare della Italdisc, Davide Matalon, ad assistere all'esibizione successiva prevista a Casteldidone[29]. E se domani era stato presentato da Fausto Cigliano e Gene Pitney al Festival di Sanremo di quell'anno, con un buon successo di pubblico e di critica, ma senza arrivare in finale; Carlo Alberto Rossi, autore ed editore del brano, convince Mina a recuperarlo e inserirlo nel suo album, di cui rimane uno dei brani di punta. Nel 1969, Mina pubblica l'ultimo 45 giri "sanremese" della sua discografia (Ma che freddo fa/Un'ora fa). Il 28 gennaio arriva in finale con entrambe le canzoni. Mi sei scoppiato dentro il cuore, altro brano scritto da Lina Wertmüller e Bruno Canfora, è presentato a Studio Uno, ma esce come singolo solamente nel mese di dicembre. D'estate, ancora alla Bussola di Bernardini, a Le Focette, tiene una serie di concerti, documentati da un disco e da uno "special" televisivo della Rai realizzato a colori ben cinque anni prima dell'avvio ufficiale da parte della TV pubblica italiana di tali trasmissioni[102]. Nell'estate del 1962 conosce Corrado Pani, attore di teatro di grande talento, con esperienze anche nel cinema con Luchino Visconti in Rocco e i suoi fratelli. 1972: il duetto a «Teatro 10» e la fine del sogno italiano, Mina, nasce a Busto Arsizio la tigre di Cremona, Gli urlatori. [2] Dopo il matrimonio del 10 gennaio 2006 con Eugenio Quaini è diventata, per l'anagrafe elvetica, Mina Anna Quaini-Mazzini. Solo nel 2001 si è fatta eccezionalmente riprendere nel suo studio di registrazione di Lugano (GSU), permettendo al pubblico di assistere alla nascita di un suo disco. Fra la primavera e l'estate escono, pubblicati dalla PDU, i singoli Un colpo al cuore/Allegria e Regolarmente/Fantasia: Mina è alla ricerca di un brano che possa riportarla nelle primissime posizioni della hit-parade, cosa che al momento non sta accadendo, malgrado la massiccia promozione televisiva. Mina ha cantato in italiano, siciliano, napoletano, genovese, spagnolo, inglese, tedesco, francese, portoghese, catalano, turco e giapponese (Mina in the world, 2000). A novembre esce un duetto con Giorgia, Poche parole, brano contenuto all'interno di Stonata, album della cantante romana. Il brano fa parte dell'album Mina Fossati, pubblicato il 22 novembre 2019. Come di consueto, la Ri-Fi pubblica un nuovo LP intitolato Sabato sera - Studio Uno '67, in cui confluiscono le sue più recenti incisioni su 45 giri, unitamente ad altri inediti incisi appositamente per l'album. Alcuni anni dopo Flo Sandon's trovandosi ospite a Canzonissima e ricordando l'episodio con lei, allora presentatrice della trasmissione, ammise pubblicamente: «Quella volta tu, Mina, mi hai rovinato la serata». Matalon le fa firmare un contratto di tre anni, fino al 1961, con l'impegno di incidere entro l'anno due 45 giri, ossia 4 canzoni. L'8 novembre 2011 viene resa nota la nuova canzone scritta da Enzo Iacchetti, Buon Natale, in cui Mina canta insieme a Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Enrico Ruggeri e Roberto Vecchioni per sostenere l'Amref nella realizzazione di una diga in Kenya[128]. Desiderosa di parteciparvi, prova per tutta la settimana e fa la sua prima apparizione con gli Happy Boys il 14 settembre del 1958 a Croce Santo Spirito, una frazione di Castelvetro Piacentino. E’ un adolescente precoce, che a tredici anni forma la prima band, recuperando amici/vicini di casa e a venti vola a Stoccolma dove dà la voce per un brano per Beirut Café 2, una compilation lounge vendutissima in tutto il mondo. Il 4 aprile 1959 Mina viene chiamata a partecipare a una puntata de Il Musichiere di Mario Riva dedicata agli urlatori: al centro della scena un juke-box dal cui retro escono i cantanti; Mina canta ancora una volta il suo successo del momento, Nessuno[42]. Si ricorda che dopo aver cantato la prima canzone, il titolo? Imperdibile la parentesi musicale in cui Mina si esibisce con Severino Gazzelloni nella Fuga a due voci in do minore di Bach. In Francia, Vorrei che fosse amore diventa Si, pubblicata su 45 giri insieme a Moi, je te regarde (Io innamorata). Il 30 novembre, come seguito dell'album Caramella, esce il CD Piccola strenna, contenente quattro brani appositamente interpretati da Mina per le imminenti festività natalizie e preceduto dal singolo Mele Kalikimaka, cover del singolo di Bing Crosby e delle Andrews Sisters del 1950 e pubblicato il 20 novembre 2010. La sigla finale del programma è Mai così, scritta da Lina Wertmüller e Bruno Canfora: la canzone che doveva essere pubblicata su 45 giri al posto di Breve amore, viene inserita invece, in una differente versione, nell'album Studio Uno 66, altra raccolta di singoli del periodo. Mina viene eletto "migliore album dell'anno" dalla critica specializzata, riconoscimento che vale alla cantante l'"Oscar del disco '64". Il cofanetto include un cd con alcune canzoni tratte dal primo e dal secondo disco incisi da Mina e Celentano, e un cd con una compilation di canzoni dei due artisti incise durante la loro lunga carriera. La Tigre cremonese è sempre in testa alle graduatorie, Tanti auguri Mina! Nel frattempo ritorna al vertice dell'hit-parade italiana con Renato, del sudamericano Alberto Cortez. Questo era l'evento dell'anno, perché Mina tornava alle esibizioni dal vivo dopo qualche tempo e quando Mina sale sul palco e prende il microfono, inizia lo spettacolo che non puoi perdere. Il tema della canzone Canto largo, contenuta nell'album Olio, è stata la sigla della soap opera di Canale 5, Vivere. Molte delle canzoni presentate a Studio Uno vengono incise nell'LP Moliendo café del 1962. Successivamente esce la raccolta Incontro con Mina, che attinge soprattutto dall'LP I discorsi e dalla produzione a 45 giri del 1968. Il 2 marzo 2018 vengono pubblicati titolo, copertina e tracklist del nuovo album in uscita il 23 marzo: si intitola Maeba, contiene 12 tracce (tra cui due cover, Last Christmas dei Wham! I due convissero fino alla fine degli anni sessanta[68]. Nello stesso anno Mina riappare nei caroselli per la Cedrata Tassoni, e fa un'unica apparizione televisiva in Hai visto mai?, dove presenta il singolo Lamento d'amore. “Che vita meravigliosa” è il romantico tributo di Diodato alla vita, in tutte le sue sfaccettature e declinazioni. Nel corso della sua lunga carriera ha inciso più di 1 500 brani e venduto oltre 150 milioni di dischi fino al 2010[163]. Nel maggio del 1968, compare nella parodia western musicale per la televisione: Non cantare, spara, nei panni di Wilhelmina, una capricciosa cantante da saloon, cantando Un uomo col cappello sugli occhi (Leo Chiosso – Gianni Ferrio) accompagnata al pianoforte da Enrico Simonetti. Quarant'anni dopo, Sono come tu mi vuoi viene reinterpretata da Irene Grandi. Da questo momento la sua produzione si diversifica alternando album di brani inediti a monografie dedicate a generi musicali (canzone napoletana, musica sacra) o autori e artisti celebri (Beatles, Frank Sinatra, Lucio Battisti, Domenico Modugno, Renato Zero, Enzo Jannacci)[119][120]. Il 10 gennaio 2006 si sposano a Lugano e la stessa Mina in un articolo su Vanity Fair ne dà la notizia. Grandi vendite anche per questo album, che raggiungerà quota 600 000. Il brano è presentato per la prima volta nel programma televisivo The Voice of Italy, dov'è portato in scena con la coreografia della compagnia Kitonb.[131]. Alla fine ricordo che mi dissero: "Lei farà strada". Gli album di inediti più venduti sono stati Frutta e verdura (1973), Attila (1979), il primo doppio album pubblicato dopo il suo ritiro dalle scene, che vede il debutto del figlio Massimiliano, allora sedicenne, e Cremona (1996). Il 45 giri primaverile comprende sul lato A Non credere e sul lato B Dai dai domani (la brasiliana A praça di Carlos Imperial, tradotta in italiano da Paolo Limiti). Dopo il successo dell'anno precedente, nel 1966 Mina viene riconfermata come conduttrice di Studio Uno[68]. La stessa Mina ha ricordato quella prima volta a Rivarolo sul quotidiano La Stampa del 22 settembre 2008: «Cinquant'anni spaccati fa, una lungagnona col vestito da cocktail sottratto di nascosto alla madre, saliva sul palco traballante di una balera lombarda. Nel 1974 esce Baby Gate (abbinato a Mina®), che ripropone nel titolo il nome della "prima Mina"; il disco raccoglie una selezione di brani degli anni cinquanta per la più parte americani, da sempre amati dalla cantante. Il cielo in una stanza: brano meraviglioso e senza tempo di Gino Paoli.Canzone cantata pure da Mina. Viene pubblicato l'album Studio Uno, una raccolta dei suoi singoli di maggior successo nel biennio '64/'65 (eccetto il successivo Ora o mai più): l'LP risulterà il più venduto dell'anno. Successivamente incide su 45 giri due canzoni presentate a Sanremo '68: sul lato A c'è Canzone per te, brano vincitore di Sergio Endrigo, cantato dall'autore e da Roberto Carlos nella doppia versione; sul lato B si trova Che vale per me di Carlo Alberto Rossi e Marisa Terzi (già autori di Se tu non fossi qui, incisa due anni prima da Mina), eliminata dalla gara nelle versioni di Eartha Kitt e Peppino Gagliardi. Sempre nel 1959 arrivano i primi riconoscimenti: il "Juke Box d'oro" e il "Microfono d'oro"[44][45]. ", guarda che è il massimo, me la ricorderò tutta la vita una cosa del genere. E io penso a tutte le persone che mi hanno cresciuta, che mi hanno voluto bene e hanno avuto cura di me. Alla fine dell'anno Mina viene eletta "migliore artista internazionale" proprio in Giappone[90]. La regia del video è di Daniele Pini. * Colonna sonora del film Per amore per magia, regia di Duccio Tessari * La canzone "Di riffe di raffe" e' recitata da Paolo Poli* La canzone "Piu' peggio di cosi'" è cantata da Blanche Cardinale * La canzone "Mandalo giù" nel film è cantata da Mina, ma nel disco è pubblicata una versione strumentale* Le canzoni "Mille e una notte", "Questa vita cambierà" sono arrangiate da Ennio Morricone Pani era sposato dal 1959 con l'attrice Renata Monteduro; i due sono separati di fatto da diverso tempo quando inizia la relazione con Mina, che ben presto, date le circostanze, diventa di pubblico dominio. Ma la cantante non sembra intenzionata ad assumere impegni per un tempo così lungo, pertanto la trasmissione viene divisa in quattro cicli di cinque puntate ciascuno. Nel 2018 esce inoltre l’album di cover Paradiso (Lucio Battisti Songbook) in cui canta canzoni di Lucio Battisti. Il 12 marzo 1962 appare anche alla tv tedesca nel programma Herzlichst Ihr Peter Kraus, dove presenta Heißer Sand. Diverrà il suo inseparabile arrangiatore e collaboratore musicale di quegli anni e lavorerà con lei fino agli ultimi concerti del 1978[98][99]. Il 17 ottobre 2011, Mina mette in rete il brano Questa canzone, che anticipava il suo album di inediti Piccolino uscito il 22 novembre. Agli inizi del 1962 Mina torna di nuovo in Spagna, dove appare anche in alcuni programmi televisivi[70]. Dopo l'accordo per la distribuzione con la EMI vennero stretti accordi con l'etichetta argentina Fermata Records, anch'essa legata al medesimo distributore, per le pubblicazioni in America latina: Argentina, Brasile e stati limitrofi.
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