Le dichiarazioni dei pentiti convergono rispetto alla circostanza che Michele D’Alessadro (padrino del clan omonimo, deceduto in carcere nel 1999, in seguito a un attacco di cuore), in certi ambienti continua a essere «venerato come un santo». La preghiera alla Madonna in diretta su Canale 21, L’omicidio di Ylenia: trovato il cadavere carbonizzato. Fermato un 33enne, Castellammare, sequestrato il cantiere dell’Eav nel Parco delle Nuove Terme, Sant’Agnello, inchiesta case sequestrate: indagati sindaco, politici e tecnici. Una questione da decifrare fino in fondo e che si intreccia con il delitto Tommasino, su cui sono ancora aperte indagini da parte della Dda di Napoli. I vaccini funzionano contro varianti, Crollo sulla Rampa di Torre Annunziata: striscioni e palloncini per ricordare Francesca. Camorra: Vincenzo Polito nuovo pentito clan D’Alessandro. Thank you! Non arriveranno in aula. Sprint vaccini, Vino, meno alcol e più acqua la proposta di Bruxelles, Omicidio Ylenia Lombardo: trovati vestiti sporchi di sangue in casa del 36enne fermato, Torre Annunziata, l’estate 2021 senza spiagge libere: gli arenili pubblici saranno affidati ai privati, Raia: «La lezione di Annabella rivive con il centro antiviolenza di Ercolano», Ylenia, ricostruito il film dell’orrore: picchiata, accoltellata e poi bruciata dal suo assassino, Omicidio Maurizio Cerrato a Torre Annunziata, il Comune si costituirà parte civile, Vaccini: in Campania da lunedì richiamo a 42 giorni per Pfizer, Covid: a Napoli presentata domanda di brevetto per il vaccino via orale, Supplica di Pompei tra fede e limitazioni Covid. Il Nuovo ‘sentimento’ non giustifica l’abbandono della casa coniugale, Documenti falsi a migranti: arrestato dipendente comunale. In questo canale investigativo viene a galla, a detta di Cavaliere, la volontà del clan di trarre profitti dalla gestione del parcheggio di Vico Equense. Stylo24 è un giornale online di informazione e attualità - Testata registrata presso il Tribunale di Napoli nr 23/2017 Società editrice Stylo24 s.r.l. Blitz anticamorra nel rione dei falò contro i pentiti: in manette 11 affiliati al clan D'Alessandro. Ads are what helps us bring you premium content! A occuparsi della struttura ricettiva, «che appartiene» alla cosca di Scanzano, è ovviamente un prestanome. Sagristani: «Ho agito con trasparenza, ora la verità», Omicidio Cerrato, le lettere dei bimbi di Torre Annunziata a Maria Adriana: «Sei un esempio», Cimitero senza pace, spariti i resti dei defunti: il Comune di Torre del Greco trascinato in tribunale, Truffa all’Asl, maxi-sequestro al Cmo di Torre Annunziata: 11 indagati, Morto un anno fa nel rogo dell’Adler di Ottaviano: a un anno dalla tragedia non ci sono indagati, Pistole e mitra per i clan: 62 anni agli armieri del Vesuviano, GBSAPRI lancia il progetto “turismo sicuro”: una scelta di sicurezza per Regioni e Comuni, La sosta selvaggia è un incubo a San Giuseppe Vesuviano, l’appello di RcV: «Si evitino casi come Torre Annunziata», Anche Pasqua lascia il Pd, la maggioranza del sindaco di Portici è in frantumi, Ospedale di Nola, Iovino incontra i vertici Asl: «Si crei la neurologia d’urgenza per i pazienti con ictus», Cassazione: ‘amo un’altra’ non basta per piantare la moglie. "Pentiti da bruciare", striscione a un macabro falò a Castellammare - E' stato dato fuoco a una catasta di legna e a un manichino: lo "spettacolo" applaudito da una piccola folla Tutti i dettagli sono forniti da Salvatore Dare in un articolo nell’edizione odierna di Metropolis. È quell’area di sosta dove, stando ad alcune ricostruzioni, il 3 febbraio 2009 ci sarebbe dovuto essere un incontro tra Luigi Tommasino, allora consigliere comunale di Castellammare di Stabia, e alcuni imprenditori. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. © Copyright 2017 - 2019 - All right reserved Stylo24, Informazioni su Proprietà e Finanziamento, GIORNALE D'INCHIESTA - DIRETTO DA SIMONE DI MEO, I pentiti: la festa di San Michele un omaggio al padrino D’Alessandro, festeggiamenti per san michele a castellammare, Storia di Angela, centenaria che sconfigge il Covid e diventa ricca, Innocente ucciso dal clan, la messinscena del suocero del boss Di Lauro: «Forse ebbe un infarto», Terza ampolla del sangue di San Gennaro: svolta nella caccia alla reliquia, Passione azzurra made in Japan: i video imperdibili di un tifoso nipponico, L’iniziativa più dolce… è a Liveri, cioccolatini gratis per tutti, Caos alla Stazione Marittima per la campagna di vaccinazione – VIDEO, Napoli, imbarazzo durante il consiglio comunale: seduta in streaming interrotta dallo sciacquone – VIDEO, VIDEO Ultimo atto: i funerali del boss Raffaele Cutolo. Un appuntamento che non si svolse. Il 'falò dei pentiti' nel Rione Savorito, considerato la 'roccaforte' degli Imparato Francesco Imparato incassa due anni e otto mesi di reclusione, la Cassazione: azione dettata dal clan D’Alessandro L’avvertimento ai pentiti – lo sentenzia la decisione dei giudici di Cassazione – … Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione. Il clan D’Alessandro, da diverso tempo, gestisce un rinomato albergo in penisola sorrentina. Tremano i 29 indagati dell'inchiesta Tsunami contro il clan D'Alessandro. La notizia che Scanzano sia sostanzialmente proprietario di un hotel è contenuta in uno dei verbali firmati da alcuni pentiti nell’inchiesta “Domino 2”. La Juve Stabia salva il quinto posto, Disabili: da Ventimiglia il giro d’Italia a nuoto di Cimmino, Turris, domani Colantonio svelerà i piani futuri, Juve Stabia. In pratica, ne è proprietario. Le ricostruzioni dei pentiti sui rapporti tra l'influente imprenditore e vertici delle cosche sono state acquisite nel processo. Clan D’Alessandro: i Boss Michele D’Alessandro (Castellammare di Stabia, 24 maggio 1945 – 16 febbraio 1999): Carismatico e deciso, sarebbe indicato da numerosi pentiti come il mandante di decine di omicidi commissionati durante la faida contro il clan Imparato. E’ il sospetto degli inquirenti, alla luce di una intercettazione del 2017, nel corso della quale, Sergio Mosca e Antonio Rossetti parlano del ruolo di Giovanni D’Alessandro (nipote di Michele), che si sarebbe dovuto occupare dei festeggiamenti, tra l’altro ingaggiando dei cantanti neomelodici. Nel maggio scorso si era pentito il super narcos del clan. Il telo bianco va in fiamme insieme a un manichino e ad una catasta di legno. I magistrati della Procura distrettuale Antimafia di Napoli lavorano costantemente per ottenere ulteriori riscontri alle confessioni dei collaboratori di giustizia e fare estrema chiarezza su tutti gli affari della cosca. Il fratello coinvolto nell’omicidio Tommasino La Corte di Appello di Napoli ha confermato le pesanti condanne per i due boss del clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia. L’uomo aveva fatto parte del clan dei falsi pentiti e poi aveva aderito alla cosca Scarpa-Omobono che aveva tentato di togliere ai D’Alessandro lo scettro di … Il clan dei pentiti riuscì a convincere altri due del gruppo ad abbandonare le località segrete del E da una serie di intercettazioni dell’inchiesta Domino bis (16 indagati), emerge pure che la festa di San Michele, che si celebra a settembre, a Castellammare – sempre relativamente ad ambienti malavitosi – sarebbe un vero e proprio omaggio al boss defunto. E … A occuparsi della struttura ricettiva, «che appartiene» alla … Perché poche ore prima Tommasino venne ucciso sotto gli occhi del figlio. Anche in questo caso, la penisola sorrentina – nonostante spesso venga, con approssimazione, considerata una sorta di oasi immune alle cellule criminali nonostante indagini e arresti degli ultimi anni – è indicata da alcuni pentiti come una terra florida in cui il clan preferisce muoversi nell’ombra per incrementare i propri guadagni. Tra gli arrestati c’era anche Teresa Martone, moglie del boss scomparso Michele D’Alessandro, il “fondatore” del clan. L’episodio si verificò nella zona della “Aranciata Faita”, nota per essere abitata dalla famiglia Imparato, i cosiddetti “Paglialoni”, considerati fiancheggiatori del clan D’Alessandro. Nel gruppo di fuoco che agì in viale Europa c’era anche Renato Cavaliere, killer di Scanzano ed oggi collaboratore di giustizia, che ha già spiegato agli inquirenti diversi legami tra imprenditoria e camorra. Ovviamente, le indagini sono ancora in corso. Assalto al B&b di Pompei: 34 anni di cella ai rapinatori di Castellammare, Emergenza Covid: calano i casi e diminuiscono i morti. CASTELLAMMARE DI STABIA. Open in new tab. Ma fa anche rivelazioni sulle nuove dinamiche “imprenditoriali” portate avanti dai D’Alessandro che, come già sostenuto a più riprese dalla Direzione investigativa Antimafia in svariate relazioni portate in Parlamento, estendono il proprio dominio anche aldilà del ponte di Seiano, in penisola sorrentina. La notizia è stata riportata dal quotidiano Metropolis. Tanto da andare a proporre agli uomini di Scanzano, il feudo dei D’Alessandro, di scendere a patti per la gestione delle attività illecite. Sotto la luce dei riflettori evidentemente finisce anche la questione legata all’albergo e alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel comparto turistico. Castellammare, estorsioni e traffico di droga: arrestate 9 persone vicine al clan D'Alessandro Mauro De Riso Operazione nel Rione Savorito, dove fu bruciato un fantoccio per intimorire i … E in quelle conversazioni si sarebbe parlato di affari per la realizzazione di un Indagini dopo gli attentati di Parigi, Catania, ricorso respinto. «Pentiti da bruciare»: macabro striscione durante un falò Un fantoccio è stato dato alle fiamme tra gli applausi di un gruppo di persone in un rione di Castellammare di Stabia, considerato roccaforte del clan D'Alessandro, dove si sono recentemente effettuati arresti A sostenerlo è un collaboratore di giustizia sentito negli ultimi anni in diversi interrogatori. Si tratta di un ex seguace della camorra che ha deciso di passare dalla parte dello Stato e rivelare ai magistrati dell’Antimafia tutti i segreti della cosca. Il clan D’Alessandro di Castellammare deterrebbe ancora la leadership criminale sul territorio : nonostante nel tempo siano nate baby gang e … Il mese successivo si era scoperto che il boss Pasquale Gionta dal carcere aveva avuto vita facile nel comandare tutta la baracca e gestire al contempo il clan, quasi come se fosse libero e forse anche meglio. Si tratta di Luigi D’Alessandro junior, secondogenito del defunto padrino Michele, condannato a 10 anni di carcere con l’esclusione del ruolo di promotore dell’associazione. Please support this website by adding us to your whitelist in your ad blocker. Ancora un collaboratore di giustizia chiamato a spiegare i segreti del clan dei “falsi pentiti”. Una testa di legno fedele al clan di Castellammare di Stabia. Salvatore Belviso e Renato Cavaliere non riannoderanno i fili delle loro verità dinanzi agli imputati al processo contro Greco e i capi dei clan a Castellammare. “ Così devono morire i pentiti, abbruciati ”. In pratica, ne è proprietario. A Scanzano, dottore, Michele D’Alessandro era considerato un santo». Marotta come CR7, Muriel e Ibra, Procida e San Giorgio a Cremano, gemellaggio per la cultura, Giornalisti: libreria di Torre Annunziata dedicata una sezione a Carmine Alboretti, Archeologia: riaperti gli scavi Oplontis a Torre Annunziata. Il pentito fornisce preziose informazioni legate al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni e agli omicidi. Per anni, o Non solo: all’interno dell’ordinanza di custodia cautelare si fa menzione pure di un altro settore che fa gola alla camorra. A Luigi D’Alessandro, secondo quanto fu accertato all’epoca dagli investigatori, era affidata la gestione del clan durante i periodi di detenzione del fratello (Michele, anche lui latitante nel 1993). Renato Cavaliere, il pentito eccellente della camorra di Castellammare e killer reo confesso dell’omicidio del consigliere comunale Gino Tommasino (reato per il quale è stato condannato a 30 anni di carcere) ha svelato alla Dda di Napoli molti particolari inediti sul clan D’Alessandro e tra questi anche di una frizione all’interno della stessa famiglia di […] Il clan D'Alessandro risponde ordinando l'omicidio di uno dei ras del clan, Marcello Scarpa (fratello di Massimo Scarpa), consumato all'interno di un bar di Torre … È quello dei parcheggi. Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. D’Alessandro, oggi libero dopo aver scontato 10 anni di carcere, avrebbe incontrato alcuni referenti di clan reggini a Castellammare, proprio a Scanzano. In linea con le dichiarazioni di Belviso sono quelle di Raffaele Polito, altro pentito del clan D'Alessandro che pure ha parlato dell'albergo Europa come un posto utilizzato dal clan. E’ il 2015 quando Renato Cavaliere, boss pentito, racconta all’Antimafia del suo “battesimo” da camorrista. I pentiti raccontano gli interessi del clan D’Alessandro: 30 indagati. Il clan D’Alessandro, da diverso tempo, gestisce un rinomato albergo in penisola sorrentina. Il clan D’Alessandro voleva uccidere il pentito.TUTTI I NOMI Avevano deciso di uccidere il pentito Francesco Belviso (poi morto in carcere due anni fa per una grave malattia) e per questo avevano delegato Umberto Cuomo a scoprire il nascondiglio segreto. Parola di Sergio Mosca, esponente di spicco del Clan D’Alessandro che si rivolge così ad una persona addetta alla vigilanza del parcheggio delle Nuove Terme, da anni ormai chiuse e lasciate nell’abbandono più totale. metropolisweb.it @2017-2018-2019 – Tutti i diritti riservati – Editrice Citypress Società Cooperativa – Privacy Policy Castellammare. Renato Cavaliere, ex killer pentito della clan non ha dubbi: "Ho saputo che Luigi D’Alessandro è stato scarcerato. Penisola sorrentina, Il clan d’Alessandro proprietario di un albergo. Sono atti che sono contenuti nell’ultima ordinanza di custodia cautelare eseguita a Castellammare di Stabia lunedì scorso con cui sono scattati sedici arresti nei confronti di presunti generali e affiliati al clan D’Alessandro. Il collaboratore di giustizia lo ha spiegato al pm della Dda di Napoli, Claudio Siragusa, in un lunghissimo e dettagliato racconto. L’affiliazione al clan D’Alessandro di Castellammare da parte del killer pentito Renato Cavaliere risale alla fine degli anni Ottanta. Lo scenario descritto dalle dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Pasquale Rapicano, killer pentito già condannato all’ergastolo per omicidio, è a dir poco inquietante. Oggi avrebbe festeggiato i 18 anni, Covid in Campania, cala il numero di morti, 1.503 nuovi contagiati. Tra le vicende già note anche all’Antimafia, rimane anche l’intenzione da parte della camorra di mettere le mani sul parcheggio Kennedy realizzato a Vico Equense diversi anni fa. I pentiti: la festa di San Michele un omaggio al padrino D’Alessandro Il boss Michele D'Alessandro (deceduto nel 1999) Stando alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia la celebrazione «usata» dal clan per onorare il boss defunto
Stare Nell'occhio Del Ciclone Significato, Figlia Ilenia Fabbri, Bella Calligrafia Da Copiare, Dove Abita Doraemon, Sicurezza Internazionale Cos'è,